14 maggio 2020

STEP #14 - Nell'Ottocento

Abbiamo visto nel precedente post come nella seconda metà del Settecento la prima rivoluzione industriale abbia iniziato quei processi di trasformazione sociale legati allo sviluppo della società industriale e consumistica.
Questo ha portato inizialmente a rivolte da parte dei lavoratori per la mancanza di regolamentazioni e alcun tipo di tutela dei diritti dei lavoratori, completamente nelle mani dei grandi imprenditori capitalisti in possesso degli strumenti della produzione, le macchine.
L'Ottocento è il secolo di affermazione della società del consumo: la Seconda Rivoluzione Industriale porterà tantissime innovazioni e invenzioni che conosciamo oggi (seppur enormemente migliorate ovviamente) da cui, da quel momento, sarà impossibile prescindere. Per citarne alcune (anche se esulano dal tema specifico di questo blog): la pila e l'illuminazione a gas, la dinamo elettrica, la macchina da scrivere, la prima macchina fotografica (dagherrotipo), la vulcanizzazione della gomma, la dinamite, il telefono, il radar, i primi motori a combustione interna, e molte altre.
Il “boom” dell'industria cotoniera a cavallo del '900
Stabilimenti tessili della fine del XIX secolo, in Valle Olona, provincia di Varese


L'INDUSTRIA TESSILE
L'innovazione che darà il via all'età di massimo sviluppo della società industriale sarà la macchina a vapore, inventata da James Watt negli ultimi anni del Settecento: molto efficiente e versatile, verrà sfruttata per numerosissime applicazioni, dalle locomotive dei treni o i battelli alle prime automobili, fino nelle industrie come sistema di alimentazione dei macchinari. Questo è proprio il caso dell'industria tessile che, sostituendo l'uso dell'energia idrica con l'energia del vapore, vedrà un ulteriore incredibile aumento della produttività dei suoi stabilimenti come mai prima di allora.

Il telaio Jacquard
Una grandissima innovazione nel mondo del tessile viene portata dall'inventore francese Joseph-Marie Jacquard nel 1805. Si tratta di una nuova e molto innovativa tipologia di telaio automatico, che permettesse la produzione di tessuti damascati con grande rapidità e automaticità: il cosiddetto telaio a schede perforate (o telaio Jacquard).
E' chiamato così perché è dotato per l'appunto di schede di cartone perforate che hanno il compito di comunicare in maniera analogica alla macchina quali licci di volta in volta vanno alzati o abbassati per determinare, al passaggio della navetta, il formarsi sul tessuto della decorazione desiderata. In corrispondenza delle schede vi sono infatti tantissime astine che, se incontrano un foro, si abbassano e determinano il movimento del corrispettivo liccio. Questa invenzione permise di velocizzare enormemente la produzione di tessuti così decorati: bastava preventivamente preparare le schede perforate relative al disegno che si voleva riprodurre sul tessuto, inserirle nella macchina e il gioco era presto fatto!

Telaio Jacquard - Wikipedia
Esempio di telaio a schede perforate

Questa tecnologia di comunicazione analogica gettò le basi di quelle che sono state poi le sperimentazioni del secolo successivo riguardo alla meccanizzazione del calcolo, e a quella che viene definita computer science.
In effetti, la struttura logica foro o non foro è del tutto assimilabile all'architettura binaria dei moderni calcolatori, di cui il telaio Jacquard ne è in questo senso il più lontano antenato.

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