29 aprile 2020

STEP #12 - Nella tecnologia medievale e moderna

Quello che molti considerano come un periodo buio per lo sviluppo della nostra civiltà, il Medioevo, per quanto riguarda la tessitura è stato il primo periodo di grandi innovazioni in Europa, da questo punto di vista una vera e propria rivoluzione: vi è stata la diffusione di nuovi materiali quali la seta, proveniente dalla Cina, e diversi miglioramenti oltre che nei materiali anche nelle tecnologie utilizzate.


IL TELAIO
Manual-mente | Weaving | Telai, Tessitura e Tessuti

Nel corso del Medioevo si continua ad utilizzare il TELAIO VERTICALE, di origine antichissima (i primi rudimentali modelli risalgono al Neolitico). Se inizialmente venivano utilizzati dei pesi per tenere in tensione i fili dell'ordito (verticali), è proprio al periodo medievale che dobbiamo l'invenzione dei pedali, molto più pratici. Questo telaio fu adoperato per la produzione degli ARAZZI, che in alcuni casi sono da considerarsi tra i prodotti manifatturieri più pregiati del Medioevo. Viene anche chiamato telaio ad alto liccio e, a differenza del telaio a basso liccio, gli arazzi che si possono creare sono di dimensioni maggiori, seppur il tempo di lavorazione risulta essere maggiore.




La Dame à la Licorne": 6 magnifici (ed enigmatici) Arazzi ...
La Dame à la Lincorne, arazzo fiammingo della fine del XV secolo

Pin on Illumination
Dipinto medievale raffigurante donne al telaio

Nel XI secolo compare il TELAIO ORIZZONTALE, che sicuramente portò un'evoluzione importante per lo sviluppo della tessitura. Questo infatti permetteva di lavorare più velocemente, produrre tessuti di dimensioni decisamente più grandi e creare decorazioni più complesse. Naturalmente questa tipologia di telaio andrà ad affermarsi nel corso del Basso Medioevo e nel XIII - XIV secolo ne verranno prodotti nuovi modelli, abbastanza simili, ma dotati di un meccanismo per la tessitura di liste figurative complesse sul tessuto.




Il progetto di telaio di Leonardo (mai compiuto)
E' però nel Rinascimento che vediamo forse il primo progetto della storia dell'uomo di macchina tessile, che meccanicamente compie alcune operazioni fino a quel momento svolte manualmente dal tessitore. Stiamo parlando, ovviamente, del talento universale italiano Leonardo Da Vinci. Partendo dalle osservazioni del telaio del nonno, che necessitava di modifiche strutturali per una maggior efficacia. Dalle ricostruzioni che sono state fatte partendo dai suoi schizzi e disegni, Luigi Boldetti ha creato un modello di telaio per come Leonardo lo aveva ideato, che sarebbe stato così:
Progetto e realizzazione: Luigi Boldetti, 1954, (Vista anteriore)
Modello tratto da: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico
Progetto e realizzazione: Luigi Boldetti, 1954, (Vista posteriore)
Modello tratto da: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico

Questa struttura presenta un sistema di trascinamento automatico per l'ordito, collegato ai licci e ad una navetta. Il sistema di tensione dei fili (che permette al tempo stesso di avvolgere il tessuto finito) è un passo avanti tecnologico non da poco. Ma la novità più importante è sicuramente il sistema con cui la navetta è lanciata meccanicamente. Questo infatti è un elemento estremamente innovativo e apparirà soltanto in epoca moderna, durante la prima rivoluzione industriale.

Le metier-à-bas
Risale al tardo rinascimento l'invenzione di quella che può essere considerata la prima macchina tessile. Realizzata nel 1589 da William Lee, è una macchina per fare le calze. Il filo unico veniva intrecciato dalla macchina in una struttura tubolare a formare proprio le calze. Questa invenzione fu la prima vera macchina nell'ambito della tessitura (si utilizzavano ancora tipologie di telaio a mano come quello di Penelope) e diede il via, nei secoli successivi, alla totale meccanizzazione di questo processo.

Les luddites, précurseurs de la décroissance et du low tech ...



I NUOVI TESSUTI
Fino al XII secolo, la tessitura contemplava la produzione di tessuti unicamente in lana e lino. Fu proprio nel Basso Medioevo che si diffuse in Europa l'utilizzo della seta, destinata non più solo come materiale di extralusso per l'alto clero e la nobiltà, ma diffuso anche tra la classe borghese più ricca. Questa da il via ad una vera rivoluzione se vogliamo, poiché vengono creati i primi centri di produzione in Europa, risultando così non più necessaria l'importazione dall'Oriente: questo ne determinò una riduzione del prezzo importante. Ben presto, vista la sua caratteristica di maggiore lucentezza e morbidezza rispetto ad altri tessuti, diventerà un prodotto molto richiesto tra coloro che potranno permetterselo, un vero e proprio status symbol per le famiglie benestanti. Notevole importanza ebbe anche il cotone, anch'esso di provenienza orientale come la seta.
La diffusione del cotone in Europa non ebbe tuttavia un decorso lineare. La sua produzione, quasi interamente di origine indiana e medio-orientale, inizialmente non fu vista di buon occhio da quei paesi che già avevano una loro manifattura tessile di alta qualità (come la Francia e l'Inghilterra) e con politiche di protezionismo ne venne limitata la diffusione. Questo non avvenne però in tutti i paesi: l'Olanda, infatti, fu la nazione che maggiormente importò il cotone indiano e proprio ad Amsterdam venne aperta, a ridosso del Settecento, la prima industria di tele di cotone stampate. Da li la diffusione in tutto il vecchio continente fu rapida e capillare.

La Via della Seta: dagli albori della civiltà fino ai giorni ...
Mappa della "via della seta" sviluppatasi nei secoli del Medioevo

27 aprile 2020

STEP #11 - Nella pandemia: le aziende del settore tessile riconvertite in conseguenza all'emergenza sanitaria


Oggi trattiamo un tema di fondamentale centrale per la vita di tutti noi. Da qualche mese a questa parte infatti le comunità di tutto il mondo sono impegnate alla lotta contro la terribile pandemia di COVID-19, che purtroppo ad oggi (27 Aprile 2020) conta circa quasi 200.000 morti a livello globale, stando ai dati riportati dal Ministero della Salute. Allego lo strumento messo in campo da Microsoft per il monitoraggio del contagio su scala globale, il:



Il sito mette insieme i dati a cadenza giornaliera da tutte le fonti ufficiali a livello mondiale e fornisce grafici dell'andamento per ogni paese (e regione), mappe epidemiologiche, video e articoli delle maggiori testate giornalistiche del mondo, uno strumento davvero molto utile e completo per rimanere aggiornati. Ne riporto uno screenshot della pagina di oggi:


Mappa dei contagi di COVID-19 aggiornata alla mattina del 27 Aprile



Le conseguenze che questa pandemia ha causato coinvolgono tutte le sfaccettature della nostra vita quotidiana e lavorativa. Le misure di lockdown adottate dai governi per limitare il contagio hanno costretto le persone a riorganizzare il proprio lavoro da casa, (nei casi in cui lo smart working è possibile), ad assistere a video-corsi o video-lezioni dato il distanziamento sociale e perché no, hanno anche spinto le persone a riscoprire vecchi hobby da tempo dimenticati.
In ambito lavorativo, le conseguenze sono state decisamente più impattanti. I titolari di piccole, medie e grandi aziende hanno dovuto serrare i battenti per questi 2 mesi, ed in particolare tutti i titolari di attività familiari, negozi e esercenti di luoghi di ristorazione, ed è interessante notare come tutti quanti si stiano adoperando, secondo quanto indicato dai DPCM via via emanati, per ricominciare l'attività nel rispetto delle norme di distanziamento sociale.

Nella TESSITURA
Confezioni Damap, azienda tessile di Cardano al Campo,
riconvertita per l'emergenza Coronavirus
Vista l'incredibile emergenza e la rapidità con cui la situazione è andata peggiorando nel corso del mese di Marzo, ci si è ritrovati con una domanda esorbitante di mascherine protettive, per i medici e gli infermieri impegnati giorno e notte in corsia a combattere in prima linea il virus, ed anche per la popolazione, per consentire la circolazione e i rapporti umani indispensabili con la dovuta prevenzione. Tale domanda, non potendo essere gestita dalle sole aziende preposte, ha visto l'intervento di numerose aziende del settore tessile, che hanno completamente riconvertito tutta la produzione per aiutare nella fornitura di mascherine, o altre attrezzature infermieristiche (come le tute protettive). Si tratta di aziende di abbigliamento, del settore calzaturiero, o che producevano (prima dell'emergenza) pannolini o assorbenti. 
L'iniziativa ha raggiunto in breve tempo anche le aziende del settore di alta moda: Gucci, Prada, Valentino, solo per citarne alcune, hanno messo in campo le loro forze per riconvertirsi; solo Prada ha avviato il 18 Marzo una massiccia produzione di 110 mila mascherine chirurgiche e 80 mila camici.
Per un maggiore approfondimento sulla questione, lascio un articolo de Il Sole 24 Ore:


E, per un confronto di fonti,  propongo anche un altro articolo, da Il Fatto Quotidiano:

21 aprile 2020

STEP #10 - Nel cinema

In questo post ricerchiamo l'azione oggetto di questo blog all'interno del mondo cinematografico. Ho selezionato un estratto dalla serie TV Vikings, prodotta dall'emittente televisiva History. La serie è ambientata nel VII secolo e narra le eroiche avventure del leggendario vichingo Ragnar Lodbrok e della sua famiglia, alla scoperta e alla conquista delle terre occidentali, mai raggiunte da nessun vichingo prima di lui.
Sono presenti molti personaggi che furono determinanti per la storia di questo periodo del Medioevo (siamo tra il VII e l' VIII secolo): RolloRe Aelle II di Northumbria, Re Ecgbert del Wessex, Re Harald I di Norvegia, Re Orik I di Danimarca, LagerthaRe Alfred il Grande, e molti altri personaggi realmente esistiti.
L'estratto che ho riportato è una scena della quarta stagione, episodio 17, in cui vediamo Bjorn, figlio di Ragnar, incontrare la sua amante Astrid. Proprio costei è ripresa mentre lavora ad un tipico telaio norreno, del tutto simile alle tipologie di telaio verticale presente nelle civiltà occidentali.


                     
Vikings è una serie storico-mitologica, che riesce ad unire perfettamente una ambientazione ed una narrazione molto realistiche, con frequenti elementi "magici" e richiami alla mitologia norrena (e cristiana), ponendo l'accento sulle differenze sociali, tecnologiche e culturali molto profonde tra le due popolazioni.
Eccellente credo si il lavoro svolto per quanto riguarda la realizzazione dell'ambientazione: sicuramente il risultato di un'ottima indagine storica compiuta dal regista. Vi è un ottima ricerca delle abitudini, degli usi e costumi dei personaggi, e delle tecnologie conosciute, a partire dalla navigazione (tema fondamentale della serie) fino alle tecnologie belliche o legate alla vita quotidiana: diverse sono le scene in cui vediamo contadini a lavoro nei campi, (con attrezzature più o meno moderne a seconda dei casi), pescatori o donne che tessono, come in questo caso.

11 aprile 2020

STEP #08 - Storia della tessitura nel periodo antico

Abbiamo già constatato nei predenti post l'importanza della tessitura per l'uomo per far fronte a problemi basilari della vita, come ripararsi dal freddo e dal vento, quindi la sua antichissima origine.

Già dal Neolitico, in Europa, le prime comunità umane utilizzavano rudimentali attrezzature per tessere, che fossero facilmente trasportabili vista la loro primitiva condizione di nomadismo.
I fili dell'ordito venivano legati ad un albero ad una estremità e venivamo messi in tensioni con il proprio corpo.
La tessitura nel mondo antico | Teuta Kenomanes Ambatii
Schizzo raffigurante un preistorico telaio trasportatile 


Con il graduale passaggio ad una condizione di stanzialità, furono creati i primi telai veri e propri, sia orizzontali che verticali, e cambiarono anche i materiali utilizzati. Grazie all'allevamento e all'agricoltura, infatti, la lana divenne il materiale più utilizzato.
I più antichi furono probabilmente i telai orizzontali, naturale evoluzione di quelli "portatili" inizialmente costruiti.

Il telaio orizzontale – Museo virtuale: Kouroi e korai
Rudimentale telaio orizzontale


Sempre di antichissima fattura sono i telai verticali, sostanzialmente una modifica di quello orizzontale che permette al tessitore di star seduto davanti e lavorare in maniera più agevole: il tessuto in questo caso prende forma a partire dal basso.

telaio_verticale
Schema di un telaio verticale



Un altro tipo di struttura ampiamente utilizzata dai popoli dell'antichità per tessere è il telaio verticale a pesi. I fili dell'ordito sono inseriti in una struttura (tendenzialmente rettangolare) stabile e sono legati in basso a dei pesi che ne determinano la tensione. Inoltre la struttura risulta inclinata per sfruttare la forza di gravità sui pesetti e ottenere così la divisione dei fili. Il passaggio della trama poi è agevolato dall'utilizzo di una navetta.

La tessitura nel mondo antico | Teuta Kenomanes Ambatii
Telaio verticale a pesi



In generale nell'antichità la tessitura era gestita come attività familiare o in piccole imprese artigianali. E' solo in epoca romana che le varie fasi della lavorazione dei tessuti vengono concentrate e organizzate in un solo processo in officine specializzate, in cui la manodopera è fornita dagli schiavi. Tessere ritornerà ad essere un'attività domestica solo dopo la caduta dell'Impero romano.

Anche nelle civiltà antiche degli altri continenti furono utilizzate tipologie di telaio come quelle riportate sopra, sia orizzontali che verticali o a pesi.
Furono proprio gli abitanti della Cina che 8500 anni fa già erano in grado di produrre tessuti di seta di ottima qualità; in europa le prima uova del baco da seta furono importate soltanto moltissimi anni dopo da alcuni mercanti. Questo ci dimostra l'antichissima tradizione tessile cinese.

La storia della seta (Italiano) | Shen Yun Performing Arts
L'imperatore Giallo e l'imperatrice che ammirano i bachi da seta



E non da meno furono le civiltà che vissero nel continente americano. Ci sono pervenuti infatti numerosi resti di tessuti prodotti dalle civiltà precolombiane in epoche parallele. Sia l'arte del tessere, sia i materiali utilizzati fino alla cura delle decorazioni e delle tinte adoperate, ci fanno comprendere la qualità della manifattura di questi popoli.

Caratteristiche, materiali e disegni tessili di Nazca | Thpanorama ...
Tessuto decorato originario della civiltà di Nazca,
vissuta lungo la costa meridionale del Perù tra il 200 avanti Cristo e il 700 dopo Cristo

7 aprile 2020

STEP #07 - Nella letteratura poetica

Constatata già nei precedenti post facilità del verbo tessere nel creare espressioni figurate e metafore, diversi sono gli esempi dell'utilizzo di tale verbo all'interno di opere poetiche.
Ricordiamo ad esempio Gabriele d'Annnunzio in un passo tratto da Forse che sì forse che no:


"I balestrucci tessevano e ritessevano l'azzurro tra il duomo e la rocca."

Il 
termine è chiaramente utilizzato come metafora per descrivere il volo degli uccelli, che "intrecciano" le loro traiettorie in cielo come si intrecciano i fili nel telaio.


Troviamo traccia del termine anche nella celeberrima poesia di Giacomo Leopardi, A Silvia, dove in una strofa il poeta scrive:

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte, ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.

Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch'io sentiva in seno.


La fanciulla è ritratta dal poeta durante l'attività di tessitura appunto, testimonianza del fatto che all'epoca fosse una pratica domestica femminile molto comune.



                                     Gabriele D'Annunzio - Wikipedia        Giacomo Leopardi - Wikipedia     
A sinistra, Gabriele d'Annunzio. A destra, ritratto di Giacomo Leopardi, dipinto da A. Ferrazzi nel 1820 circa




Significativa poi è la famosa poesia del poeta Giovanni Pascoli, La tessitrice. La lirica fa parte della sezione finale dei "Canti di Castelvecchio", intitolata "Il ritorno a San Mauro".

La Tessitrice
Mi son seduto su la panchetta
come una volta... quanti anni fa?
Ritratto di Giovanni Pascoli da giovane
Ella, come una volta, s'é stretta
su la panchetta.
E non il suono d'una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano lascia la spola.
Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir senza te?
Piange, e mi dice d'un cenno muto:
Come hai potuto?
Con un sospiro quindi la cassa
tira del muto pettine a sé.
Muta la spola e passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perché non suona
dunque l'arguto pettine più?
Ella mi fissa e timida e buona:
Perché non suona?
E piange, piange - Mio dolce amore,
non t'hanno detto? non lo sai tu?
Io non sono viva che nel tuo cuore.
Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so:
in questa tela, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò.


La lirica rappresenta un ritorno al passato per il poeta, che "dialoga" con la ragazza tessitrice, in realtà oramai morta ed infatti "viva solo nel cuore del poeta". Il tema è quello dell'amore perduto e della morte vista come rifugio ultimo. Per un analisi dettagliata della poesia, si rimanda al seguente link:
https://liberacultura2013.wordpress.com/2013/05/14/analisi-e-commento-de-la-tessitrice-di-giovanni-pascoli-da-i-canti-di-castelvecchio/

Il contesto
Dalla poesia si possono evincere alcune informazioni riguardo la tessitura in Italia a fine Ottocento, periodo in cui Pascoli scrive La tessitrice. Questa era un'attività tendenzialmente domestica e artigianale, nonostante ci fossero già da tempo gli opifici in cui il lavoro era parzialmente meccanizzato. La tessitura a casa veniva svolta attraverso telai di piccole dimensioni, seduti davanti "su la panchetta" e si lavorava completamente a mano facendo passare i fili sopra e sotto l'ordito con la spola.

3 aprile 2020

STEP #06 - Nella letteratura narrativa

In questo post analizziamo la presenza dell'azione "tessere" all'interno del mondo della letteratura (in prosa). Innumerevoli sarebbero gli esempi che si potrebbero fare se si considerassero i significati figurati del verbo; tuttavia preferisco condurre la ricerca secondo il suo significato letterale.

L'opera che ho selezionato è il romanzo di Cristina Caboni, La stanza della tessitrice (Garzanti). Si tratta della storia di due donne: Camilla, abile tessitrice, e Marianne, la donna che l'ha cresciuta, intenta a ritrovare la sorella che non ha mai conosciuto. L'azione del tessere risulta fondamentale per lo sviluppo della trama perchè proprio grazie a delle cuciture particolari poste all'interno di un vestito, le due donne inizieranno le ricerche dirigendosi a Parigi, sulle orme della stilista francese Maribelle, diventata leggenda nel periodo del secondo conflitto mondiale come "Tessitrice di sogni". Lei infatti nascondeva nei suoi capi particolari cuciture o dettagli che raffiguravano le speranze di chi li indossava.
Il romanzo chiaramente tratta molto spesso il tema del tessere, come lavoro ma soprattutto come passione e strumento espressivo e di autorealizzazione, dei tessuti utilizzati, dalle loro caratteristiche alle tecniche utilizzate.


La stanza della tessitrice eBook: Caboni, Cristina: Amazon.it ...
Copertina del libro

1 aprile 2020

Step #05 - Nella pubblicità

In questo post analizzeremo la presenza dell'azione di tessitura, presa in esame da questo blog, nel mondo delle pubblicità, che oggi più che mai risultano indispensabili a qualsiasi piccola o grande azienda, libero professionista, artigiano o imprenditore per promuovere la propria attività e avere successo. Di fatto, ci sembra quasi di vivere in un mondo inondato da pubblicità, dai continui spot in TV, ai banner pubblicitari nei siti che visitiamo o gli spot all'interno dei social network, pubblicità personalizzate attraverso software che identificano i nostri gusti ed interessi sulla base delle passate ricerche online da noi effettuate.

Ecco qui un esempio di spot pubblicitario di un'azienda del settore tessile italiano, Tessitura Giuseppe Brunetti*, che mostra le varie operazioni del processo produttivo, i grossi macchinari utilizzati e alcuni dei prodotti finali.


                       



Un altro spot che ho trovato interessante, e che vi riporto qui di seguito, è quello utilizzato dall'azienda tessile italiana Vesti: anche in questo caso vengono mostrate le varie fasi della produzione, ma non solo. Infatti nello spot viene posta l'attenzione non solo sull'operazione di tessitura (vero oggetto di interesse di questo blog) ma anche sulle altre aree di lavoro di un'azienda, come l'ideazione e la progettazione del prodotto, l'organizzazione aziendale o lo shooting fotografico ai modelli che promuovono il prodotto.

                   

  Fonti:

*Nessun contenuto di questo post è stato inserito a scopo promozionale, ma puramente dimostrativo.