27 aprile 2020

STEP #11 - Nella pandemia: le aziende del settore tessile riconvertite in conseguenza all'emergenza sanitaria


Oggi trattiamo un tema di fondamentale centrale per la vita di tutti noi. Da qualche mese a questa parte infatti le comunità di tutto il mondo sono impegnate alla lotta contro la terribile pandemia di COVID-19, che purtroppo ad oggi (27 Aprile 2020) conta circa quasi 200.000 morti a livello globale, stando ai dati riportati dal Ministero della Salute. Allego lo strumento messo in campo da Microsoft per il monitoraggio del contagio su scala globale, il:



Il sito mette insieme i dati a cadenza giornaliera da tutte le fonti ufficiali a livello mondiale e fornisce grafici dell'andamento per ogni paese (e regione), mappe epidemiologiche, video e articoli delle maggiori testate giornalistiche del mondo, uno strumento davvero molto utile e completo per rimanere aggiornati. Ne riporto uno screenshot della pagina di oggi:


Mappa dei contagi di COVID-19 aggiornata alla mattina del 27 Aprile



Le conseguenze che questa pandemia ha causato coinvolgono tutte le sfaccettature della nostra vita quotidiana e lavorativa. Le misure di lockdown adottate dai governi per limitare il contagio hanno costretto le persone a riorganizzare il proprio lavoro da casa, (nei casi in cui lo smart working è possibile), ad assistere a video-corsi o video-lezioni dato il distanziamento sociale e perché no, hanno anche spinto le persone a riscoprire vecchi hobby da tempo dimenticati.
In ambito lavorativo, le conseguenze sono state decisamente più impattanti. I titolari di piccole, medie e grandi aziende hanno dovuto serrare i battenti per questi 2 mesi, ed in particolare tutti i titolari di attività familiari, negozi e esercenti di luoghi di ristorazione, ed è interessante notare come tutti quanti si stiano adoperando, secondo quanto indicato dai DPCM via via emanati, per ricominciare l'attività nel rispetto delle norme di distanziamento sociale.

Nella TESSITURA
Confezioni Damap, azienda tessile di Cardano al Campo,
riconvertita per l'emergenza Coronavirus
Vista l'incredibile emergenza e la rapidità con cui la situazione è andata peggiorando nel corso del mese di Marzo, ci si è ritrovati con una domanda esorbitante di mascherine protettive, per i medici e gli infermieri impegnati giorno e notte in corsia a combattere in prima linea il virus, ed anche per la popolazione, per consentire la circolazione e i rapporti umani indispensabili con la dovuta prevenzione. Tale domanda, non potendo essere gestita dalle sole aziende preposte, ha visto l'intervento di numerose aziende del settore tessile, che hanno completamente riconvertito tutta la produzione per aiutare nella fornitura di mascherine, o altre attrezzature infermieristiche (come le tute protettive). Si tratta di aziende di abbigliamento, del settore calzaturiero, o che producevano (prima dell'emergenza) pannolini o assorbenti. 
L'iniziativa ha raggiunto in breve tempo anche le aziende del settore di alta moda: Gucci, Prada, Valentino, solo per citarne alcune, hanno messo in campo le loro forze per riconvertirsi; solo Prada ha avviato il 18 Marzo una massiccia produzione di 110 mila mascherine chirurgiche e 80 mila camici.
Per un maggiore approfondimento sulla questione, lascio un articolo de Il Sole 24 Ore:


E, per un confronto di fonti,  propongo anche un altro articolo, da Il Fatto Quotidiano:

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